CITTÀ STATO DI GRAN CREPACCIO
Prevalentemente abitate da mutanti – umani con capacità innate di tipo magico – esse sono città isolate tra di loro all'interno del vasto territorio protetto dai monti che delimitano il crepaccio. Ognuna di queste città ha le proprie tradizioni e la propria cultura. Ciò che le accomuna sono un particolare rispetto per la natura che li circonda e che li ha permeati modificando i loro geni fin dalla nascita, ormai da generazioni.
All'interno di tali civiltà gli scambi con altre culture è visto come una potenziale minaccia e, pertanto, non ben visto dai cittadini. La loro conoscenza del mondo esterno è molto limitata e tramandata solamente tramite potenti incantesimi che permette loro di vedere ciò che accade all'estendo della catena montuosa circolare.
Anche se gli scambi di informazioni tra di loro sono quasi nulli, ogni città è in collegamento con le altre per un eventuale mutuo soccorso nei confronti di possibili aggressioni provenienti dall'esterno.
All'interno di ognuna di queste città l'utilizzo della magia al di fuori di quella contemplata dalla mutazioni individuali è considerata blasfema in quanto tentativo di rinnegare il dono che il Suggeritore e la Prima Vivente gli ha dato.
Individui scoperti all'utilizzo delle arti magiche vengono costretti all'impianto di Gemme nucleo che assorbano gli incantesimi potenzialmente esternabili, oppure lasciati liberi di scegliere l'esilio dalla città d'appartenenza.
Unico modo per aggirare tale divieto è l'utilizzo di artefatti, contenenti Gemme Nucleo di superficie, che siano incantati da coloro che hanno una specifica mutazione in grado di farlo.